SCHEDE TELEFONICHE
Il nome "scheda telefonica" fu adoperato nel periodo dei telefoni SIDA e nel
periodo URMET con la serie "Bianca" e "Rossa". Il nome "carta telefonica" fu
usato successivamente con le prime schede nazionali Urmet. Solo di recente sono
tornate a chiamarsi come alle origini.
Alcune delle schede italiane sono distribuite in Alto Adige nella versione
bilingue con testi in italiano e tedesco fin dalla prima emissione del periodo Sida. Le prime schede, e quasi tutta la produzione fino ad oggi, sono state
stampate su PVC. Non mancano però produzioni in cartoncino plastificato e
polietilene.
A partire dal 1994 la SIP - Telecom Italia organizza una vendita al pubblico
di schede nuove che divide in diverse categorie: ordinarie, speciali,
pubblicitarie e tematiche.
Le ordinarie sono quelle a diffusione allargate a con alte tirature. Su un lato
portano in genere messaggi pubblicitari relativi ai vari aspetti dei servizi
telefonici (avviso di chiamata, segreterie telefoniche...)
Le schede speciali sono quelle emesse in occasioni particolari come mostre,
fiere o convegni ai quali partecipa Telecom Italia.
Quelle tematiche sono emesse in serie, anche a più riprese, e rappresentano
grandi temi sociali, storici o sportivi.
Le schede pubblicitarie riproducono messaggi pubblicitari di enti o società
private. Alcune di queste schede sono state emesse con la dicitura "omaggio" e
sono catalogate a parte. Il valore di queste ultime può essere espresso in
scatti o in lire.
A partire dalle "Fasce orarie" ogni scheda ha una data di scadenza (in genere
di due anni più avanti rispetto l'emissione). Oltre la data compare la scritta
"La scheda non è rimbosabile".
Il taglio o valore facciale è espresso in lire fino alla numero 1041 (scadenza
31.12.01). Dalla 1042 alla 1498 (scadenza 31.12.03) il valore facciale è
espresso in doppia valuta lire/euro. Dalle schede con scadenza 30.06.04 in
avanti il valore facciale è espresso solo in euro.
In tutte le schede un angolo,
chiamato bandella, deve essere asportato per poter iniziarne l'utilizzo. La
scheda usata è quindi mancante di questa parte triangolare.
In tutte le schede è presente una banda magnetica di colore bruno in cui sono
contenuti tutti i dati che compongono l'anima della scheda: scatti a scalare,
data di scadenza, taglio... La magnetizzazione si può leggere, utilizzando
appositi strumenti di misura, ed è formata da un sistema di barre.
Su ogni scheda compare anche il numero di esemplari che sono stati prodotti:
la tiratura. Solo in alcuni casi, per le grandi tirature, viene indicato un
generico "oltre 1.000.000".
Il numero di controllo può essere alfanumerico o composto da sole lettere. Non
tutte le schede ne sono provviste.
Il codice a barre viene introdotto per la prima volta durante la serie "Fasce
orarie". Varia a seconda del valore facciale a prescindere dal tipo di
emissione.
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